Intercultura

 

Il nostro istituto scolastico si colloca in un’area ad alto flusso migratorio. La presenza e la frequenza di alunni stranieri, a partire dagli anni ’90, è andata sempre più aumentando raggiungendo oggi, complessivamente, una percentuale del 12%, con valori più alti nei plessi scolastici del capoluogo. 

Nell'Istituto è presente una referente per gli alunni stranieri che si occupa di:

Monitoraggio dei bisogni in ingresso-in itinere-in uscita per definire gli interventi necessari

Progettazione in relazione alle risorse finanziarie

Divulgazione di informazioni, materiali e buone pratiche

Partecipazione e divulgazione tra i docenti delle iniziative di formazione e aggiornamento.

Le attività coinvolgono tutti i gradi dell’istruzione presenti nella nostra scuola e si concretizza attraverso le seguenti azioni:

Accoglienza e inclusione: nel protocollo di accoglienza si descrivono le pratiche condivise all’interno dei plessi che facilitano l’ingresso nel sistema scolastico e sociale

Continuità: raccordo tra i tre ordini di scuola con passaggio di informazioni e indicazioni di lavoro in continuità

Intercultura: clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione

costruzione di un contesto favorevole all’incontro con le storie e le appartenenze di ciascuno, anche attraverso la mediazione culturale.

Azioni che si dettagliano in:

  • Attività di prima alfabetizzazione, anche in accordo con la rete territoriale

  • Laboratori linguistici per classi filtro (classi prime scuola primaria)

  • Consolidamento L2

  • Accompagnamento allo studio

  • Preparazione all’esame di terza media

  • Attività di orientamento anche in accordo con il servizio di mediazione culturale.

L’attività della scuola si integra e completa con quella dell’extrascuola:

  • Spazio compiti presso l’oratorio

  • Compiti in famiglia

  • Progetto Non uno di meno

Su apposita richiesta, la scuola mette a disposizione gli spazi per corsi di alfabetizzazione e per attività di formazione dedicata agli adulti.

Nel Ptof è declinato il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI NAI link– Neo Arrivati in Italia/stranieri

Bambini non italiani

I minori di cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno e dal possesso di qualsiasi documentazione, anche dopo l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e il compimento dei 16 anni.

La documentazione anagrafica: All’atto dell’iscrizione il genitore o il tutore comunica i dati anagrafici dell’alunno e presenta i documenti in suo possesso.

La documentazione sanitaria: La scuola è tenuta ad accertare se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Se il minore ne è privo, la famiglia o il tutore può rivolgersi ai servizi sanitari perché definiscano la situazione vaccinale ed eseguano gli opportuni interventi sanitari, se necessari.

La documentazione scolastica: La scuola richiede la presentazione di adeguata certificazione (pagelle, attestati, dichiarazioni ecc.) che specifichi gli studi compiuti nel Paese di origine. In mancanza di certificazioni, richiede ai genitori o al tutore informazioni in merito alla classe e al tipo d’istituto precedentemente frequentato.

La tempistica per le iscrizioni: L'iscrizione può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. Nel caso di iscrizione in corso d’anno, è possibile che la scuola alla quale si è rivolto il genitore o il tutore abbia raggiunto il numero massimo consentito di allievi per classe in tutte le sezioni, e dunque non abbia più posti disponibili per iscrivere un ulteriore alunno, straniero così come italiano. In tale caso, la scuola si adopera, in accordo con le altre istituzioni scolastiche del territorio, affinché il minore possa trovare accoglienza presso altro istituto.

Le misure per il diritto allo studio: Ai minori stranieri presenti sul territorio si applicano tutte le disposizioni vigenti in materia di diritto all'istruzione, di accesso ai servizi educativi, di partecipazione alla vita della comunità scolastica”, specificando che “l'effettività del diritto allo studio è garantita dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali”.

L’inserimento nelle classi e il percorso scolastico: I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa (non oltre quella immediatamente inferiore o superiore), tenendo conto:

  • dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno;

  • dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

  • del corso di studi seguito dall’alunno nel paese di provenienza;

  • del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno. Nel caso di alunni quindicenni o che abbiano già svolto un percorso scolastico di almeno otto anni, il minore va orientato verso la scuola secondaria di secondo grado, ricorrendo eventualmente alla mediazione del Centro territoriale per l’Inclusione

Protocollo accoglienza NAI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI NAI

COSA

CHI

QUANDO

Iscrizione dell’alunno:

  • fornisce il modulo per l’iscrizione (comprensivo delle informazioni relative alle vaccinazioni, alla scelta relativa all’insegnamento della religione cattolica/attività opzionale)

  • richiede la documentazione scolastica pregressa;

  • comunica alla famiglia le informazioni relative all’organizzazione della scuola;

  • tiene in considerazione le richieste motivate della famiglia circa la destinazione del plesso.

La segreteria e lo staff di presidenza

Al primo contatto con la scuola.

Comunicazione dell’avvenuta iscrizione alla FS e al docente prevalente/coordinatore i quali informeranno gli insegnanti della classe in cui l’alunno/a verrà inserito/a nella fase di pronta accoglienza.

Per definire la classe di appartenenza si terrà conto della età anagrafica dell’alunno e indicativamente dei seguenti criteri:

  • numero di alunni per classe;

  • numero alunni BES con certificazione (DSA, disabili);

  • numero alunni stranieri.

La segreteria,

lo staff di presidenza, la FS, i docenti della classe di assegnazione

Al momento dell’iscrizione.

Prima accoglienza

I genitori e l’alunno ricevono le prime informazioni organizzative.

Intervento mediazione linguistico-culturale e somministrazione prove

Gli insegnanti di classe, in collaborazione con il servizio di mediazione culturale (richiesto dalla F.S. direttamente alla Società dei Servizi tramite specifica modulistica) provvedono a somministrare all’alunno prove in lingua madre e prove di abilità trasversali per la valutazione delle competenze di base. Attraverso la presenza del mediatore si sottoporranno le prove iniziali della classe di appartenenza e le prove di uscita della classe immediatamente precedente. Il servizio di mediazione culturale, al termine della somministrazione delle prove, fornirà una restituzione scritta.

La normativa vigente (Linee guida 2014) indica l’anno di nascita come presupposto per l’inserimento nella classe: l’esperienza ha mostrato che è opportuno, per evitare declassamenti e/o inserimenti frettolosi, seguire con attenzione questa fase iniziale, chiedendo di poter disporre di alcune ore specifiche di potenziamento e delle ore attribuite con i fondi del forte processo migratorio. In questo modo l’inserimento definitivo nella classe avrà tenuto conto dei fattori essenziali per un adeguato avvio dell’esperienza scolastica.

Gli insegnanti della classe che accoglie.

La F.S.,

il mediatore e le insegnanti della classe accogliente

All’ingresso dell’alunno a scuola.

Entro il primo mese



Relazione da redigere e da inviare alla Dirigente qualora si concordi di non inserire l’alunno nella classe di appartenenza anagrafica.

Restituzione ai genitori degli esiti delle prove somministrate e comunicazione della classe d’inserimento definitiva, anche con la presenza del mediatore culturale e linguistico.

I docenti che hanno accolto l’alunno in collaborazione con la F.S. e il mediatore culturale.

La F.S. ed almeno uno degli insegnanti della classe di assegnazione definitiva.

Nel primo mese di frequenza.

Nel primo mese di frequenza.



Allegati

4 scuola it spiegata in ucraino.pdf

2 VADEMECUM-ISCRIZIONE-SCOLASTICA bambini non italiani.pdf